Come fare un pozzo fai da te nel giardino

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Ci sono tante cose che diamo per scontato, come aprire un rubinetto e vedere uscire l’acqua. Beh, nell’ultimo anno mi sono accorto come questa mia certezza, questa mia abitudine, non è frutto di una diseducazione. Come sapete nel podere non c’è acqua; vicino (a circa 6 metri) dal confine c’è l’attacco dell’acquedotto comunale, ma attualmente non c’è nessun allaccio fatto dai proprietari precedenti, che, per coltivare, si sono sempre organizzati usando delle cisterne e sperando in acquazzoni costanti. Il problema non è da poco, visto che senza acqua non c’è vita!
Ho abbandonato quasi subito l’ipotesi di stoccare l’acqua piovana per due semplici motivi: il primo è che non piove più – o non piove abbastanza – , il secondo è che l’acqua raccolta non basterebbe mai a soddisfare il fabbisogno delle mie coltivazioni, dei miei animali e delle mie piante. Le soluzioni possibili, a quel punto, erano due: o mi allacciavo alla rete comunale oppure facevo un pozzo.

Ho scartato sin da subito l’ipotesi di allacciarmi all’acquedotto comunale per una semplice ragione economica: i prezzi richiesti per un allaccio erano impressionanti (per fare un allaccio a esattamente 6 metri di distanza dal mio confine mi chiedevano 10.000€) e oltre a questo il costo dell’acqua potabile non era assolutamente conveniente; inoltre, in estate (almeno è così a Brescia) ci sono delle norme che vietano l’uso di acqua potabile in agricoltura, per cercare di ottimizzare e non “sprecare” l’acqua.
L’unica alternativa che avevo era costruire un pozzo sperando di trovare l’acqua.

Ciò che rende bello il deserto, disse il piccolo principe, è che da qualche parte nasconde un pozzo.
(Il piccolo Principe)

La prima cosa che ho fatto è stata quella di capire se servisse qualche permesso (siamo sempre in Italia, anche per respirare serve un permesso) e devo dire che me la sono cavata con poco; infatti, sono andato negli uffici della provincia e ho dovuto compilare una semplice richiesta per fare un pozzo. Nella richiesta ho dovuto precisare lo scopo, quanti litri al secondo avrei assorbito dal terreno, segnare la posizione del fondo del pozzo e altri dati. Ho presentato quindi un modulo e nel giro di 60 giorni ho avuto il permesso. Il costo della procedura è stato abbastanza economico, me la sono cavata con 40€ (costo bolli, fotocopie etc) e sono dovuto andare due volte in provincia.

Devo dire che in provincia ho trovato un dipendente davvero competente e disponibile, che mi ha aiutato a compilare tutti i documenti, in modo tale che la richiesta fosse corretta sin da subito. Consiglio di fare la richiesta e non fare il lavoro in modo abusivo, per tre ragioni: prima di tutto, non avete nessun vantaggio a farlo in modo abusivo; secondo, siete tutelati in caso qualche vicino o passante chiami le autorità (per smantellare un tubo di un pozzo piantato nel terreno a qualche metro di profondità servono scavatori davvero costosi), terzo, è ora che noi italiani la smettiamo di fare le cose sotto banco – non sarò certo io a difendere lo Stato e il sistema, ma il primo modo per cambiare questa situazione e questo mondo è partire dal piccolo e da noi stessi, poi per 40€ – . Detto questo, vi ricordo che comunque siamo in Italia, quindi quello che è valido per la provincia di Brescia (prezzi, moduli, tempi, permessi), non è detto che valga anche da altre parti; vi consiglio di fare una telefonata al vostro comune e capire come dovete muovervi.

Dopo questa lunga premessa, vorrei raccontarvi del pozzo in sé. Partiamo con un po’ di teoria: che cosa vuol dire fare un pozzo? Semplificando al massimo, vuol dire creare un buco, una fessura, che ci permetta di far riemergere l’acqua presente nella falda permanente sotto il terreno o consenta in modo naturale a quest’acqua di uscire dal terreno (in questo caso la possiamo chiamare sorgente naturale).

Come potete vedere dall’immagine il terreno è composto da vari strati (terra, pietra, sabbia, ghiaia, argilla) che possono essere permeabili o impermeabili. In mezzo a questi strati in molti casi troviamo l’acqua. Il nostro obiettivo quindi è riuscire a trovare e a raggiungere l’acqua. Naturalmente sto semplificando al massimo, utilizzando termini e concetti che di sicuro un professionista non approverebbe, ma lo scopo di questo articolo è quello di capire a grandi linee il discorso per cercare di fare una scelta ponderata e ragionevole.

Ma come si fa a sapere cosa c’è sotto il terreno? A che profondità si trova l’acqua? Bella domanda! Trovare l’acqua è come trovare il petrolio: è una vera e propria scommessa. Di sicuro ci sono degli strumenti e degli studi, che si possono fare sul terreno, che servono a capire se c’è l’acqua, a che profondità si trova, se nel sottosuolo ci sono pietre, sabbia o argilla, ma sono tutte analisi veramente costose che convengono solo alle aziende poiché facilmente ammortizzabili nel costo complessivo dell’opera. Per un privato che vuole dare da bere all’orto o al giardino questo non ha senso.

Quindi? Si rinuncia?
Naturalmente no. Ora provo a darvi qualche consiglio che può aiutare ad abbattere al minimo la probabilità di fallimento della vostra ricerca dell’acqua. Prima di tutto, chiedete ai vicini o alla gente del posto, domandate se qualcuno ha il pozzo, a che profondità è sceso, che tipo di pozzo ha (le vedremo dopo le varie tipologie), se quella zona è ricca o meno di acqua. Sembrano cose banali, ma sono utili per farsi un’idea precisa di quello che si può trovare.
La seconda cosa che vi  consiglio è quella di contattare dei rabdomanti. Chi sono? Sono delle persone con una sensibilità particolare per l’acqua che con un legnetto riescono ad individuare dove questa si trova (attenzione, sentono l’acqua, non è detto che sia la falda). Non è una scienza esatta, quindi vi consiglio di contattare più rabdomanti e confrontare le loro risposte. Nel mio podere ne ho contattati quattro e ho fatto il pozzo nel punto dove tre di loro sentivano l’acqua (ma di questo ve ne parlerò dopo).

Bene, ora che c’è il permesso e che l’acqua è stata trovata, chi fa il pozzo?

Innanzitutto, bisogna capire quale pozzo si vuole: questo dipende dall’uso, dal budget a disposizione e dalla profondità di perforazione (molti rabdomanti dicono la profondità a cui sentono l’acqua, nel mio caso era a 8/10m). Ci sono diversi tipi di pozzo, io ne prendo in considerazione due:

  1. pozzo artesiano: è un pozzo profondo ma di piccolo diametro, che può variare dai 5 cm ai 15 cm (con un diametro maggiore diventano professionali, quindi non ne teniamo conto), per una profondità che varia dai 10 ai 100 metri. Nel pozzi del genere serve una pompa parecchio potente per estrarre l’acqua, ma questo lo vedremo dopo.
    Questi pozzi possono essere scavali in due modi: o tramite marmelletto – cioè un peso che batte su un palo e lo conficca nel terreno (può arrivare a una profondità massima di 15/20 metri) – o tramite trivella – che non ha limiti di profondità ma ci sono dei costi molti diversi, come vedremo successivamente – .
  2. pozzo freatico: è un pozzo poco profondo (massimo sino ai 15 metri), ma con un diametro molto ampio (almeno un metro). È, per capirci, è quello che vedete dei conventi o nelle case di campagna.

Queste due tipologie di pozzi hanno due modi completamente differenti di funzionamento, in quanto lavorano su due falde totalmente differenti, quindi non possono essere scelti solo a livello estetico.
Un pozzo artesiano un sarà mai “secco” perché prende l’acqua direttamente dalla falda permanente e in più la quantità di acqua che potete prendere è praticamente illimitata, quindi quando avete bisogno potete utilizzarlo senza nessun problema.

Il pozzo freatico, invece, utilizza una falda differente e questo comporta che avrete acqua limitata e quindi può essere soggetto o a secche oppure a cali d’acqua. Per chiarire meglio guardate quest’immagine:

Il pozzo freatico in molti casi diventa a tutti gli effetti un pozzo cisterna, cioè si riempie piano piano: in alcuni casi il riempimento completo lo si raggiunge in poche ore, in altri casi ci vogliono dei giorni. Per tale motivo il diametro è elevato: tenete conto che per un pozzo di diametro un metro e altezza dell’acqua di un metro e mezzo avrete circa 1170 litri d’acqua, che non sono pochi.
Nel caso di un orto o di un giardino a mio avviso bastano e avanzano!

Quindi in base alla tipologia di pozzo e dalla tecnica di scavo che volete fare dovrete chiamare aziende differenti oppure provare a farlo voi. Questo però lo troverete nel prossimo articolo. Intanto vi lascio un video dove vi mostro come ho trovato l’acqua.

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