Le piante del nostro orto traggono nutrimento dalla terra in cui affondano le radici. Un buon terreno, cioè un terreno ricco di vita, è il punto di partenza per la crescita delle nostre piantine. Infatti la parte più importante di una pianta, al contrario di quanto si potrebbe pensare, non è quella aera, formata da chioma e frutti, ma quella che dimora sottoterra composta dalle radici. Tutto parte da lì e di conseguenza tutto parte dalla cura e dal rispetto del terreno. Infatti concimare l’orto non significa andare a nutrire le piante, ma nutrire la terra: se noi ci prendiamo cura della terra, sarà poi lei a prendersi cura delle piante.
È una cosa da tenere presente nella scelta del concime, perché in commercio ci sono dei concimi di sintesi che contengono le tre componenti chimiche che più servono alle piante, cioè azoto, fosforo e potassio: sono componenti che appunto fanno bene alle piante, ma noi dobbiamo pensare al terreno in cui sono presenti anche altre sostanze che comunque servono al benessere delle piante. Per questo preferiamo scegliere concimi naturali.
In generale, si concima sempre in superficie e mai in profondità, perché poi l’azione dell’acqua porterebbe le sostanze nutritive verso il basso, non raggiungendo così le radici in fase di sviluppo.
Queste sono le tre opzioni che preferiamo:
Concime animale
Questo tipo di concime deriva dalle deiezioni solide degli animali. Parliamo di letame, quando è composto da deiezioni di diversi animali, stallatico, quando sono deiezioni equine, oppure, pollina, quando sono gli escrementi di volatili domestici. Il letame è particolarmente ricco di azoto e potassio, mentre la pollina di azoto, fosforo e calcio.
Il concime animale per essere utilizzato deve essere maturo, cioè deve essere stato a riposo per un paio di mesi. Infatti il concime fresco contiene molte sostanze organiche che fanno partire una fermentazione che può bruciare le radici delle piantine. Dopo aver vangato, si aggiunge il concime e poi si fresa, così da inglobarlo nella terra.
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Concime da lombricompostiera
Questo concime deriva dalla digestione di sostanza organica da parte dei lombrichi. Rende il terreno più soffice e leggero, così che le radici si possano sviluppare con più facilità. Inoltre, non solo fornisce elementi nutritivi al terreno, ma aggiunge anche materia organica che migliora la struttura organica del terreno. Può essere utilizzato in diverse fasi, dal momento della preparazione della terra al trapianto. Può essere anche prodotto in proprio con una lombricompostiera.
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Concime pellettato
Si tratta di un concime formato da sostanze organiche a lenta cessione. Ne va sparso un po’ sopra il terreno, prima di fresare, e poi ne va messo un po’ anche in corrispondenza delle varie piantine. In generale, il suo effetto dura circa 3-4 mesi. Si può spargerlo a mano, ma in commercio ci sono anche dei spargiconcime per una distribuzione uniforme.
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