L’irrigazione è un passaggio essenziale per il nostro orto: infatti l’acqua e i sali minerali dalle radici passano nei tubicini delle foglie e così portano i frutti a crescere. È quindi molto importante riuscire a fornire al nostro orto il giusto quantitativo di acqua quando ne ha bisogno e avere un impianto di irrigazione, soprattutto per gli orti che occupano una superficie estesa, è fondamentale.
Per il mio Orto della Brina quest’anno ho deciso di creare un nuovo impianto di irrigazione. Per farlo, sono partito dal presupposto che nel terreno c’è un pozzo da dove prendere l’acqua e che la mia esigenza era quella di irrigare quasi 6000 mq di orto suddiviso in varie zone. Ma vediamo le cose nel dettaglio.
Regolare la pompa
Per prelevare l’acqua dal pozzo utilizzo una pompa e per regolarla faccio uso di un pressoflussometro. Questo strumento, quando il circuito è aperto e quindi si abbassa la pressione all’interno del tubo, accende la pompa e fa uscire l’acqua. Quando la pressione nell’impianto è costante, e quindi non viene chiamata acqua, il pressoflussometro va a spegnere la pompa ed evita che questa si bruci.
Filtrare l’acqua
L’acqua prelevata dal pozzo passa attraverso un primo filtro ciclonico, che è essenziale, perché l’acqua, visto le problematiche di abbassamento delle falde a cui stiamo assistendo a causa della siccità, contiene sabbiolina e altri piccoli detriti che andrebbe a rovinare i tubi dell’impianto. Aprendo poi la valvola del filtro si fanno uscire sabbia e detriti e l’acqua sporca.
Le ramificazioni
L’acqua pulita prosegue poi lungo un tubo dove è montato un contatore che permette di sapere quanti m³ di acqua preleviamo. Dopo un ulteriore filtro, parte una ramificazione formata da dodici vie che si districano per tutto il terreno: dieci servono per irrigare effettivamente l’orto, una attraversa da parte a parte il terreno e una perché non si può mai sapere.
La fertirrigazione
A monte delle ramificazioni è installato un sistema di fertirrigazione. Si tratta di un sistema che permette di aggiungere concime liquido all’acqua, dosandolo in litri per ora. Funziona attraverso un tubicino che si immette direttamente dell’impianto.
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Le elettrovalvole
In uscita sono collocate le elettrovalvole, controllate tramite una centralina, che chiamano l’acqua in modo autonomo, così da poter lasciare l’impianto sempre aperto e non gestirlo manualmente.
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In questo video ve ne parliamo: