Ciao a tutti, cari appassionati dell’agricoltura e del verde! Oggi ci immergiamo nel cuore di un uliveto per scoprire come rivitalizzare piante che hanno subito anni di abbandono, guidati da tecniche di potatura professionali. Affronteremo questo processo passo dopo passo, evidenziando i trucchi del mestiere che ogni buon agricoltore dovrebbe conoscere.
Iniziare dalla base
La potatura inizia sempre dal basso, rimuovendo i polloni basali per liberare il tronco e la parte centrale della chioma. Un pollone è un germoglio che nasce alla base di una pianta o dalle sue radici, talvolta anche dai rami vicino al suolo. I polloni possono crescere e diventare steli o rami, andando in competizione con la pianta principale per risorse come luce, nutrienti e acqua, influenzando negativamente la sua crescita e produttività Quindi questo passaggio non solo facilita il lavoro successivo ma assicura anche che tutte le risorse della pianta si concentrino verso i rami che contano di più.
La pulizia interna
Procedendo verso l’alto, l’attenzione si sposta sulla rimozione dei succhioni interni, rami vigorosi e dritti che crescono rapidamente e in modo vigoroso dalla parte superiore o dall’interno della chioma di una pianta, spesso verticalmente, sottraendo energia e nutrienti ai rami fruttiferi. L’obiettivo è quello di alleggerire la chioma, garantendo ariosità e facilitando l’accesso alla luce e ai trattamenti fitosanitari. Imparare a riconoscere i succhioni e a rimuoverli è cruciale per indirizzare l’energia della pianta verso la produzione di olive.
La fase di finitura
Dopo aver eliminato i rami inutili, si passa alla selezione dei rami da conservare. La scelta si basa sulla ricerca di quelli più lunghi e vigorosi, capaci di garantire la massima produzione. Anche in questa fase, la precisione del taglio è fondamentale per non compromettere la salute della pianta.
La cima: un nodo cruciale
Contrariamente a quanto si possa pensare, la cima non va eliminata ma gestita con cura. Un taglio corretto, aiutandosi anche con uno svettatoio per arrivare in alto, garantisce il mantenimento della “pompa” linfatica della pianta, essenziale per una buona circolazione dei nutrienti.
Il taglio di ritorno
Questa tecnica, essenziale in ogni fase della potatura, assicura che ogni taglio lasci un ramo terminale. È la pratica che permette alla pianta di continuare a crescere in modo equilibrato, evitando la formazione di succhioni competitivi e stimolando lo sviluppo armonico della pianta.
Conclusione: un uliveto rinato
Attraverso questi passaggi, un uliveto abbandonato può trasformarsi in una fonte produttiva di olive. La potatura, se eseguita con conoscenza e attenzione, non solo migliora la salute e l’estetica dell’uliveto ma garantisce anche una produzione costante e abbondante di olive.
Ricorda, la chiave sta nel rispetto della pianta e nella comprensione delle sue esigenze. Ogni taglio è un messaggio che inviamo alla nostra oliva, una promessa di cura e attenzione che si tradurrà in frutti saporiti e abbondanti.
In questo video vi mostriamo bene i passaggi di cui vi abbiamo parlato in questo articolo: